IL 2016 SI È APERTO ALL’INSEGNA DELL’INCERTEZZA, CHE SEMBRA POI ESSERE LA CIFRA DEL NOSTRO TEMPO.
Ai segnali positivi sul fronte dell’economia reale, in particolare per quanto riguarda il settore dell’ICT – e finalmente anche in Italia! – si accompagna una forte volatilità finanziaria, alimentata dalla confusione a livello di governance in Europa e nel resto del mondo. Nel nostro Paese crescono produzione e occupazione, ma si acuisce il timore di una nuova crisi bancaria nel prossimo futuro. Sullo sfondo ci sono il rallentamento della Cina, il tracollo di Brasile e Russia, il calo del prezzo del petrolio e la minaccia del terrorismo. Ma anche il boom economico di molti paesi africani e il ritorno sulla scena internazionale di un interlocutore di peso come l’Iran.
Non ci avventuriamo qui in analisi macroeconomiche e geopolitiche, destinate a lasciare il tempo che trovano. Dal nostro piccolo osservatorio preferiamo limitarci a scrutare l’orizzonte dell’innovazione tecnologica, nel quale si moltiplicano le interconnessioni. Ieri c’era l’informatica, oggi c’è la pervasività del digitale in tutti gli ambiti: dalle scienze della vita alla finanza, dalla cultura alla produzione manifatturiera. E nel futuro queste interconnessioni saranno sempre più evidenti.
Da questo punto di vista il 2016 sarà un anno interessante per chi, come noi, si trova a maneggiare alcuni dei paradigmi tecnologici abilitanti del nuovo scenario. Ne indichiamo tre, in particolare: cloud computing, data science e mobile. Combinate insieme questi tre fattori a avrete il fondamento di tutte le principali trasformazioni del prossimo decennio. Nel campo della medicina e del biotech, per esempio, si prepara un’autentica rivoluzione, che porterà a vaccini on demand, farmaci personalizzati e terapie su misura. Ma la genomica, integrata con tecnologie di localizzazione mobile come il GPS, avrà un impatto enorme anche su agricoltura e zootecnica. Quanto al mondo dei servizi finanziari, a scombussolarlo penseranno algoritmi come Blockchain, che permettono la gestione sicura di transazioni peer-to-peer. Forse non sarà Bitcoin la moneta virtuale del futuro, ma altre ne arriveranno fondate sullo stesso principio. Nel frattempo conviene studiare con attenzione il caso di successo di Sardex, il circuito di credito complementare tutto italiano. E poi c’è la cosiddetta quarta rivoluzione industriale, che sarà guidata da una nuova generazione di robot. La quale, a propria volta, procede da una duplice innovazione: il modeling belief space, che permette di programmare movimenti tridimensionali in modo efficiente, e la cosiddetta cloud robotics. Utile, in proposito, dare un’occhiata alla Survey of Research on Cloud Robotics and Automation redatta da Ben Kehoe e Pieter Abbeel per il numero speciale di “IEEE Transactions on Automation Science and Engineering” (vol. 12, 2, aprile 2015).
Ma queste sono cose che vedremo svilupparsi abbastanza lentamente, diciamo nel corso di un decennio. È lecito domandarsi: che cosa, di tutto ciò, accadrà proprio nel 2016? Secondo Vivek Kundra, executive vice president di SaleForce, l’anno appena iniziato è destinato a segnare un passaggio decisivo per il digitale. Lo ha scritto sabato in un post per World Economic Forum intitolato Why 2016 is a pivotal year for digital. Lo dimostrerebbe l’accelerazione dei programmi di sviluppo tecnologico avviati da alcuni paesi chiave dello scenario internazionale. A cominciare dalla Cina, che sta vivendo una importante trasformazione del proprio modello produttivo, passando per l’Australia, il Regno Unito e il Giappone.
Come sempre i grandi movimenti tecnologici sono accompagnati dalle tendenze nel campo dell’elettronica di consumo, che spesso anticipano soluzioni destinate a dilagare anche in ambito industriale. In questo senso l’osservatorio privilegiato resta il Ces di Las Vegas, che si svolge all’inizio dell’anno. Se i numeri contano ancora qualcosa, i mercati più cospicui per l’elettronica di consumo restano quelli degli smartphone e dei laptop. Si tratta però di segmenti destinati a svilupparsi in misura modesta nel 2016. Secondo il U.S. Consumer Electronics Sales and Forecasts questi due mercati cresceranno quest’anno negli Stati Uniti rispettivamente del 4 e del 2%. Ben più interessanti i tassi di crescita stimati per il mercato dei televisori 4K e Ultra HD (+65%) e soprattutto dei droni (+115%) e della realtà virtuale (+440%). Altro fronte “caldo” è quello delle tecnologie indossabili. Fa notizia la partnership fra Microsoft e Sensoria, azienda che produce calze e altri indumenti sportivi dotati di sensori. Da tenere sottocchio anche la startup Innomidle, incubata da Samsung: realizza un cinturino che permette di rispondere a una chiamata mobile con un tocco dell’orecchio.