Facebook lancia un portale per gli adolescenti. Per adattarsi al GDPR, il social network crea un punto di riferimento per guidare i giovani nella gestione dei loro dati personali e invitarli a riflettere.
È da poco entrato in vigore del GDPR, il regolamento generale europeo relativo alla protezione dei dati personali e alla libera circolazione degli stessi. Qualcuno si è già attivato, creando uno strumento per educare e informare i giovani che usufruiscono della sua piattaforma. Si tratta del social network più famoso e diffuso: Facebook.
La piattaforma creata da Mark Zuckerberg ha messo le mani avanti lanciando Facebook Youth Portal, un portale realizzato per promuovere una corretta e consapevole navigazione e gestione di dati personali sul canale social da parte dei giovani. L’iniziativa si spiega bene, considerando la necessità del colosso di Menlo Park di apparire irreprensibile sui temi della privacy, dopo lo scandalo di Cambridge Analytica che l’ha visrta protagonista nei mesi scorsi.
Dal 25 maggio 2018 tutti i soggetti che hanno a che fare con informazioni personali di cittadini che si trovano nell’Unione Europea devono introdurre sistemi e procedure per proteggere la riservatezza di tali informazioni. Un regolamento che intende soprattutto migliorare e, in qualche modo, tutelare la presenza online dei giovani, sempre più dipendenti dai diversi dispositivi tecnologici.
Cos’è Facebook Youth Portal
Facebook Youth Portal – in italiano il portale per gli adolescenti – vuole essere una guida, una sorta di “libretto delle istruzioni”, per un buon e informato utilizzo del social network.
Il portale, come in ogni buona guida, non dimentica di segnalare le avvertenze dello strumento. È così che un’apposita area è dedicata a rammentare che le sagge regole di vita e prudenza valgono sempre, nel mondo on e off-line.
Nozioni di base di Facebook
Il portale è articolato in due sezioni principali: “Nozioni di base di Facebook” e “La parola ai tuoi coetanei”. La prima è proprio un manuale d’uso. Fornisce definizioni e spiegazioni di ogni categoria e funzione della piattaforma e segue il giovane utente dall’impostazione dell’account alla pubblicazione di post, dalla definizione della propria rete di amicizie fino alla protezione del proprio profilo.
Questo tuttavia è forse l’aspetto meno interessante per il pubblico al quale lo strumento si rivolge. Gli adolescenti non hanno mai manifestato particolari difficoltà nello sperimentare con i lori smartphone e pc. Ancor meno se si tratta dei loro tanto amati social. Al contrario, sono tra i più entusiasti ed esperti in materia.
L’aspetto più problematico dell’utilizzo di queste risorse concerne piuttosto la consapevolezza. Non è certo un tema che riguarda solo per la fascia adolescenziale. Tuttavia, i giovani sono sicuramente i soggetti più immaturi e che più degli altri poco consapevoli dei rischi a cui uno strumento così potente espone.
In questa sezione sono così presenti, ed è questo l’aspetto che genera le maggiori preoccupazioni, categorie riguardanti la sicurezza e la privacy. In quest’area si può “scoprire” che tutto quello che facciamo su Facebook viene tracciato. I propri dati personali e le proprie informazioni, spesso forniti senza alcuna esitazione, possono essere utilizzati da soggetti sconosciuti senza conoscerne i fini. D’altronde è la prima legge del web: una volta in rete, è andata.
A questo proposito, il portale invita a riflettere, a pensare prima di condividere e pubblicare. Aspetti importanti e trattati su misura per i giovani con grafica interattiva in stile Facebook. Tuttavia il portale è una cosa a sé stante, e non un passaggio obbligato.
La parola ai tuoi coetanei
La seconda sezione è interamente dedicata a questo delicato aspetto, ovvero cercare di far emergere un senso di consapevolezza nell’utilizzo non solo di Facebook ma del web in generale. La sezione invita così a fermarsi un attimo e pensare per cinque secondi prima di mettere online foto, post, luoghi e tutto quanto possibile.
Questo obiettivo viene raggiunto dal gigante del web in due modi. Il primo è una sorta di raccoglitore in cui sono elencati i principi che dovrebbero essere adottati prima di premere invio. Si tratta di consigli molto generici, per esempio: “non aprire le porte della tua vita agli estranei”, oppure “se vedi qualcosa che non va, non restare a guardare”. Frasi quotidianamente raccomandate ai più piccoli, riadattate alla vita nel mondo online. Il portale ricorda che esiste ancora un mondo al di là degli schermi, quello che si può toccare con mano, in cui si possono avere amicizie reali e non soggette a richiesta.
Il secondo strumento di cui si serve Facebook Youth Portal è un blog, nel quale sono raccolte testimonianze e pensieri di altri utenti adolescenti. Qui sono raccontate esperienze personali in cui i social hanno giocato un ruolo dominante o secondario, positivo o negativo. Ancora più interessante, nel blog si racconta cosa è successo dopo e quindi quali possono essere le ripercussioni di un’azione così banale come un “mi piace” o un “condividi”.
Ogni giorno si fa un passo in avanti verso qualcosa che, per quanto si tenti e si voglia, non si può controllare fino in fondo. Saper utilizzare uno strumento significa riconoscerne le potenzialità ma anche i pericoli. La prudenza è l’arma più forte che ogni individuo ha per proteggere sé stesso e gli altri.
Facebook Youth Portal è già attivo e disponibile in 60 lingue diverse.
Bellissima iniziativa, Facebook! Ci auguriamo solo che il tuo portale venga consultato.