Liceali per un giorno in Spindox. È Make the Difference, il progetto educativo di Associazione Mercurio che mette gli studenti in contatto con imprese e professioni. Così la didattica si apre al mondo del lavoro, nel migliore spirito dell’Alternanza.
E così, per un giorno, gli uffici di Spindox si sono riempiti di studenti: cinquanta, fra ragazzi e ragazze, in rappresentanza di due classi del Liceo Scientifico e Linguistico Statale Guglielmo Marconi di Milano. Studenti interessati, attenti e pieni di domande, che abbiamo ospitato il 19 gennaio scorso nell’ambito del progetto Make the Difference. Create Your Future!
L’iniziativa è promossa da Associazione Mercurio, non profit milanese che sostiene la diffusione della cultura medico-scientifica e dell’arte nella scuola italiana, in base al principio della «accessibilità all’eccellenza». Lo scorso anno abbiamo dato il nostro sostegno a un’altra bella iniziativa di Mercurio: il viaggio della balena Pinksie sul catamarano di Andrea Stella.
Spindox ha sposato con entusiasmo la nuova iniziativa dell’associazione, perché coerente con lo spirito della cosiddetta alternanza scuola lavoro. Di più: Make the Difference può aiutare a riempire di contenuti un’esperienza che, resta obbligatoria dalla dalla legge 107/2015, rischia in molti casi di restare fine a sé stessa.
Non solo alternanza
Dopo il varo della Buona Scuola il modello di alternanza scuola lavoro è stato molto criticato. O meglio, sono state criticate le modalità di attuazione, non sempre limpide, di un principio di per sé ampliamente condiviso. Nei mesi scorsi il dibattito ha investito anche il Marconi. Non a caso diversi studenti del liceo milanese hanno aderito allo sciopero del 13 ottobre 2017, proclamato per denunciare l’incongruenza di molti percorsi di alternanza.
Per fare alternanza, infatti, non basta affiancare la formazione in classe con una breve esperienza pratica in azienda. È necessario che tale esperienza renda gli studenti più consapevoli delle loro attitudini e capacità, aiutandoli a sviluppare interessi ancora inespressi. Make the Difference fa proprio questo. L’incontro con l’azienda non è un fatto estemporaneo, ma si inserisce in un percorso di valorizzazione e costruzione dei talenti e delle capacità individuali.
Spindox ricorre con regolarità al tirocinio formativo come strumento di inserimento delle nuove leve. In questi anni, anzi, abbiamo fatto dello stage una storia di successo. Tuttavia ospitare in azienda ragazzi e ragazze che frequentano la scuola superiore, seppure per un giorno, è tutta un’altra faccenda. Ci sembrava importante provarci, così lo abbiamo fatto.
Si è trattato – occorre precisarlo – di una piccola esperienza, riconducibile ai principi generali del sistema duale, ma formalmente non inquadrata come percorso di alternanza (al momento Spindox non è registrata come struttura ospitante).
Missione consapevolezza
L’obiettivo della partnership con Make the Difference è portare agli studenti un messaggio molto chiaro riguardo alla vita in azienda. Parlando con loro abbiamo cercato di far capire quali sono – a prescindere dal business in cui opera – le sfide di un’organizzazione come la nostra, che opera in un contesto sempre più complesso. Crediamo che sia importante sviluppare consapevolezza su questo punto prima ancora che ragazzi e ragazze scoprano la loro vocazione o eventualmente decidano il loro percorso di studi universitari.
Occorre ricordare ai giovani, insomma, che non si compete solo grazie al vantaggio tecnologico, neppure in un’azienda che ha nella tecnologia il contenuto fondamentale della propria offerta. Occorre mostrare, con tanti esempi, quali capacità servono a un’organizzazione perché al suo interno si sviluppino senso di appartenenza, voglia di condividere e spirito collaborativo. Tutti ingredienti indispensabili per mantenere attive le dinamiche dell’innovazione, non solo tecnologica.
Giovani attenti
Attraverso Make the Difference abbiamo potuto incontrarci con giovani molto attenti, e questa è stata per Spindox la soddisfazione più grande. Gli studenti del Marconi in visita nei nostri uffici hanno mostrato grande curiosità per tutto ciò che abbiamo illustrato loro, hanno fatto domande pertinenti, hanno colto il senso vero dell’operazione. Si dice spesso che le nuove generazioni siano distratte, disilluse, poco informate e tendenzialmente indifferenti. Noi abbiamo incontrato liceali affatto diversi da questo stereotipo. E ci ostiniamo a credere che proprio da giovani come questi possa venire il meglio per la nostra società. Saranno loro a fare la differenza.