Amazon Go – il Just Walk Out come rivoluzione nel concetto di shopping, e nella pervasività di Amazon
Dopo più di un anno di beta testing, il 22 gennaio scorso Amazon ha aperto al pubblico, a Seattle, il primo negozio Amazon Go.
Di che si tratta? In sostanza, del primo negozio “cashierless”, ovvero senza cassa in circolazione. Ci si identifica, si entra, si prende quello che si vuole, e… si esce. Lo slogan che fa bella mostra di sé in vetrina è “No lines, no checkout. No, seriously”, oltre al “Just Walk Out” dei gadget.
Già, perché una delle curiosità è che l’ingresso del negozio ricorda vagamente quello della metropolitana, con una serie di tornelli. Praticamente l’opposto dei negozi tradizionali, dove si entra liberamente, ma si fa il checkout all’uscita. Qui invece ci si identifica all’ingresso, e poi si esce liberamente con la spesa.
Check-in
In sostanza funziona così: si scarica la app di Amazon Go sul telefono, si entra identificandosi con il QR code al tornello di ingresso. Quindi si, è necessario possedere uno smartphone, anche se è possibile comunque entrare col QR code di qualcun altro. Infatti, si può benissimo entrare in più di uno, caricando tutti gli articoli acquistati su un unico account; utile per esempio per fare la spesa in famiglia.
Spesa
Gli articoli in vendita in Amazon Go riguardano prevalentemente gastronomia, bevande, e quelli che chiamano “meal kits”, ovvero tutti gli ingredienti per una cena a due, predosati da cucinare.
/cdn.vox-cdn.com/uploads/chorus_image/image/58467409/amazon_go_shelves1.0.jpeg)
Qualsiasi prodotto prelevato viene caricato sul wallet elettronico del telefono, per molti dei prodotti fa fede lo scaffale da cui vengono prelevati, mentre per altri (vedi sotto) fa fede uno speciale codice sulla confezione. In entrambi i casi il riconoscimento viene effettuato da una serie di telecamere intelligenti poste sul soffitto.
Si può cambiare idea, e se si rimette l’oggetto sullo scaffale, la voce verrà stornata dal conto totale.
Check-out
Non esiste un processo di checkout: si esce e basta. Dopo qualche minuto la ricevuta arriva puntualmente sul telefono.
Eventuali resi non sono un problema, è sufficiente selezionare sulla ricevuta l’oggetto che si vuole contestare, e questo viene automaticamente scalato, senza nessuna domanda. Non è necessario restituirlo, anche se è possibile renderlo fisicamente a uno dei clerk del negozio.
Tecnologia
Amazon non è stata finora particolarmente prodiga di dettagli sulla tecnologia utilizzata, ma si possono fare inferenze sulla base di quello che si sa, ovvero che alla base di tutto c’è una tecnologia di sensor fusion, combinata con algoritmi di computer vision e deep learning.
Sappiamo anche (come riportato da Techcrunch) che non vengono impiegati algoritmi di riconoscimento facciale.
Proviamo a ricostruire l’insieme: sensor fusion significa che viene effettuata di fatto una sorta di “triangolazione” tra i dati in arrivo dai diversi sensori. Uno di questi sensori sono le telecamere a soffitto, di cui ogni negozio (per il momento ce n’è soltanto uno) è provvisto.
Queste telecamere impiegano sofisticati algoritmi di Computer Vision, con i quali sono in grado di captare e tracciare i codici dei prodotti e la sagoma dei clienti. Le telecamere non sono solo a soffitto, ma anche sugli scaffali, per intercettare il prelevamento del prodotto, o il suo riposizionamento sullo scaffale. Per individuare la specifica confezione la AI potrebbe avvalersi di una combinazione di codice a barre, scadenza, e altri dati come la variazione di peso sullo scaffale.

Individuare quale prodotto è stato prelevato non è ovviamente sufficiente, bisogna capire anche da chi è stato prelevato. Per questo una rete di beacon Bluetooth è in grado di identificare lo smartphone più vicino allo scaffale, e mantenere la comunicazione con la app Amazon.
Taccheggio libero per tutti?
In realtà, il sistema sembra piuttosto difficile da “fregare”, anche coprendo gli oggetti o tentanto altri trucchetti nella maggior parte dei casi i prodotti sono stati regolarmente caricati sul conto. Non è impossibile, il sistema non è perfetto, ma il principio di Amazon è che la stragrande maggioranza di utenti non sono ladri, e visto che disegnare un sistema attorno ai pochi che potrebbero rubare intenzionalmente non è ideale, il tutto è stato disegnato attorno alla buona fede.
Ne è la dimostrazione anche il fatto che è estremamente semplice effettuare resi: semplicemente si indica sull’app il prodotto di cui non si è soddisfatti (o che magari si ritiene indebitamente caricato), e questo verrà automaticamente dedotto dal conto, senza nessuna domanda. Addirittura non è nemmeno necessario riportare fisicamente il prodotto in negozio, anche se è possibile farlo rivolgendosi ai clerk.
E i posti di lavoro?
In Amazon Go non ci sono casse è vero, ma Amazon dichiara che finora il personale di cassa non ha subito downsizing, ma è stato “riciclato” su altre funzioni, come cuochi, clerk (sempre nei pressi in caso di problemi di qualsiasi natura) e addetti alle PR.

Difficile dire se questo è un trend che rimarrà, ma al momento non si registrano tagli al personale negli store Amazon.
A che scopo?
Sebbene il principio di vendita cashier-less non sia nuovo, e già qualcuno sta pensando di fare concorrenza ad Amazon Go attraverso distributori automatici che funzionano su principi simili (AI, computer vision, rintracciamento via telefono…), lo scopo di Amazon va proabilmente oltre quello del semplice smart retail. Oltre a qualche speculazione sulla possibilità di vendere il sistema ad altri retailer, uno scenario probabile è l’utilizzo in realtà di questi negozi come teste di ponte.
Inizialmente non era richiesta o “suggerita” alcuna membership per fare spese, ma il 15 maggio scorso Amazon ha iniziato a introdurre il 10% di sconto a tutti i membri Prime, oltre a piazzare Echo in vendita nei negozi della catena Whole food, acquisita solo lo scorso anno da Amazon. Ma probabilmente il succo rimangono i dati: è vero che, stando ad Amazon, non viene impiegato riconoscimento facciale, ma stiamo comunque parlando di una quantità impressionante di dati “di prima mano”. Ci sono infatti dati su come i clienti interagiscono coi prodotti, quali scaffali incuriosiscono di più, quali prodotti suscitano eventualmente più dubbi, quali vengono preferiti, quale profilo tende a “esplorare” di più il negozio e quale va diretto al punto…
Sono tutti dati di grande interesse per un e-commerce come Amazon, e staremo anche a vedere come verranno gestiti.
LINK
D. Kumar et al.: DETECTING TEM INTERACTION AND MOVEMENT – Amazon Technologies, Inc. (US Patent Application Publication, US 2015/0019391 A1), 15/1/2015
Inside Amazon Go, a Store of the Future
As Amazon Pushes Forward With Robots, Workers Find New Roles
Why retail cashierless checkout, a.k.a. Amazon Go, faces more than a few challenges ahead
Shopping at Amazon’s Go stores feels like a heist. And we love it
Digital Ordering Helps Drive Double-Digit Growth in Foodservice Delivery
Amazon plans to open as many as six more cashierless Amazon Go stores this year
Amazon Go debuts, and its prying cameras foil our shoplifting attempts
How Amazon Go (probably) makes “just walk out” groceries a reality