Per il secondo anno otteniamo il riconoscimento per il migliore tasso d’assunzione post stage. E a Best Stage 2016 ci troviamo con altre aziende per parlare di formazione, lavoro e sviluppo professionale. È il network della Repubblica degli Stagisti.
Palazzo Isimbardi di Milano, qualche giorno fa. Best Stage 2016: “Andiamo a vincere!” Non è l’autoglorificazione per il riconoscimento “Migliore tasso d’assunzione post stage” conferito anche quest’anno a Spindox dalla Repubblica degli Stagisti. “Andiamo a vincere!” è il motto coniato da Roberto Zecchino, vicepresidente e direttore HR di Bosch Italia, per il progetto Allenarsi per il futuro (ci era capitato di parlarne in un precedente post).
Bosch ma anche Randstad, insieme a una serie di testimoni d’eccezione: campioni olimpionici e atleti di ogni risma che portano, a fianco della loro esperienza e della loro immagine, la metafora dello sport all’interno del mondo del lavoro e della formazione. Nelle scuole quindi – circa 100 nel 2015, oltre 300 l’obiettivo prefissato per il 2016 – per fare orientamento professionale ma, soprattutto, per divulgare un messaggio e dei valori morali. “La nostra più grande responsabilità è quella di trasmettere ai ragazzi l’importanza di desiderare ardentemente qualcosa.”
È lo stesso concetto espresso da Steve Jobs nel noto discorso ai neolaureati di Stanford: “siate affamati” – sì, e certamente anche un po’ folli. Grinta e passione oltre gli ostacoli e oltre il fallimento. Grinta e passione nelle difficoltà e nel fallimento. La realizzazione professionale e ancor prima la realizzazione personale passano sempre per il fallimento. È la metafora dello sport, è la metafora della fenice che muore e poi rinasce: “non c’è sconfitta nella sconfitta.”
Questa lezione, unita alla consapevolezza della necessità di un impegno serio e costante, ce la impartisce solo la vita. A noi e ai giovani delle scuole la porta a testimonianza una donna che di scottature ne ha prese nel corso della sua carriera sportiva. Ma non per questo si è tirata indietro: Daniela Masseroni, campionessa mondiale di ginnastica ritmica e medaglia d’argento alle olimpiadi di Atene 2004 e Pechino 2008. Allenarsi per il futuro, perché “le dinamiche alla base del rapporto tra i membri di una squadra in un contesto sportivo sono le stesse che sottendono il rapporto tra i componenti di un team in un contesto lavorativo. Chi pratica sport è predisposto mentalmente a rimettersi in gioco nella vita, anche in ambiti diversi da quello sportivo” spiega Daniela, in linea con quanto emerso nel corso del dibattito sull’alternanza scuola-lavoro, focus dell’evento, specificamente alla questione delle competenze informali.
Alla fine, sotto ogni velo e dietro ogni retorica – in greco antico rhetorikè téchne, l’arte, la tecnica del dire, una competenza tecnica – c’è sempre la persona, con le sue qualità umane. Innate ma anche plasmate e da maturare nel corso dell’esperienza. Da qui l’importanza del lavoro e del servizio offerto da enti come l’Agenzia Nazionale per i Giovani, rappresentata nella cornice di Best Stage 2016 dal suo presidente Giacomo D’Arrigo (ma come non pensare ad altri enti, primo fra tutti la ONLUS Intercultura) Questi da sempre coinvolgono attivamente i giovani all’interno di programmi di scambio interculturali e in esperienze formative e lavorative incentrate sui principi del buon cittadino nel mondo: tolleranza, solidarietà, cooperazione e partecipazione. Da qui inoltre quella grande opportunità, di nuovo per i giovani così come per le imprese, che è l’alternanza scuola-lavoro, finalmente resa obbligatoria ed estesa a tutte le scuole superiori (con la riforma della “Buona Scuola”, nella fattispecie con la legge 107, l’Italia è il primo paese europeo ad aver esteso l’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro a tutte le scuole superiori). E finalmente normata dall’impegno biunivoco dei ministeri del Lavoro e dell’Istruzione, più che mai uniti su questo fronte in cabina di regia.
Luigi Bobba e Oscar Pasquali, il primo Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il secondo Capo della segreteria tecnica del Miur, anche loro ospiti a Best Stage 2016, sono stati chiarissimi: “c’è un rinnovato impegno da parte del governo, una rinnovata attenzione per le persone e per le competenze.”
Noi li prendiamo sulla parola, anche perché il mondo è già sufficientemente inquinato dalla malafede. Ma per i più scettici e pessimisti, ecco qualche dato rincuorante: il 42% dei fondi stanziati in seno al Piano Nazionale per la Ricerca, circa 2,5 miliardi di euro, sarà direttamente investito in capitale umano, brutta espressione per indicare più semplicemente i giovani a cavallo tra mondo dell’istruzioone e mondo del lavoro. Non male.
A proposito di mondo del lavoro, polo dialettico allocutore all’interno del paradigma alternanza scuola-lavoro: cambia il ruolo delle imprese che guadagnano – l’accezione è volutamente positiva, se non propositiva – un’ulteriore prerogativa trasformandosi in “imprese formative”, per usare le parole di Bobba. “L’alternanza fa scuola, l’alternanza è scuola”, come sottolinea Anna Borando, dirigente scolastico dell’IIS “G. Galilei – R. Luxemburg” di Milano.
Che cosa rimane? Un terreno fertile, molto fertile, seminato da una ventata di buoni propositi ma soprattutto da impegni concreti da parte di tutti gli interlocutori che hanno animato questo piacevole simposio. Tavole rotonde, idee propositive e innovative, un rinfresco finale offerto da Spindox. Ma quello che veramente rimane e che tutti si sono portati a casa, non senza un briciolo di appagamento, e rinnovato ottimismo è l’attenzione dimostrata verso la persona tout court, prima ancora del riguardo verso le competenze più tecniche e la visione dell’individuo come risorsa.
Una svolta in senso umano e umanistico, condivisa fortemente da noi di Spindox, che da sempre coltiviamo questo aspetto investendo molto nel talento dei giovani. Qualche numero a supporto di tante belle parole: 60 stagisti assunti nel corso del 2015, il 90 % dei quali confermati attraverso contratti d’apprendistato, a tempo determinato e indeterminato; 417 dipendenti, il 40% circa under 30.
Insomma, grazie alla Repubblica degli Stagisti, prima ancora che per il riconoscimento conferitoci, per aver stimolato ancora una volta la mobilità delle idee su temi tanto delicati quanto importanti, perché attuali e proiettati verso il futuro. E se pensate sia poco, vi lascio allora con le parole di Brad Pitt in WWZ: “movimiento es vida!”