I Big Data irrompono nel mondo del calcio: tra performance, goal attesi, analisi real-time e videoclip, c’è un business in forte espansione.
A chiamarla «scienza del calcio» è stato Carlo Alberto Carnevale Maffè, presentando a Milano l’hackathon che si svolgerà a Trento il 14 e il 15 ottobre, organizzato da FIGC, Università di Trento e Provincia di Trento con il contributo di Spindox. Il primo hackathon italiano del calcio, appunto. L’idea è che le società sportive abbiano nei dati un nuovo asset, un capitale preziosissimo in grado di controbilanciare la progressiva perdita di valore dei diritti televisivi.
Ma qual è lo stato dell’arte nell’utilizzo dei big data nell’analisi dell’andamento delle partite? Proviamo a fare il punto, cominciando con un salto indietro di quasi due anni. Novembre 2015, un articolo curioso appare su StatsBomb, a firma di Moahmed Moahmed: “Leicester City and their trip to the Kamikaze Zone“.
In quel momento il Leicester era considerato niente più di un outsider, ed era anzi indicato tra i possibili candidati alla retrocessione anche dopo l’arrivo del nuovo allenatore Claudio Ranieri.
Tuttavia l’autore dell’articolo individuava un fatto abbastanza inusuale: il ritmo con cui le “foxes” segnavano e concedevano goal era incredibilmente elevato. Se avessero continuato con tale ritmo, avrebbero concluso la stagione segnando 79 goal e subendone 63 (!!).
È molto raro trovare team con più di 60 goal all’attivo e 50 al passivo, e in Inghilterra addirittura solo altre cinque squadre negli ultimi 20 anni avevano questo genere di rapporto; l’articolo proseguiva dicendo che il calcio kamikaze del Leicester non era molto sostenuto dai dati, visto che il rating dei goal attesi era solo 0,5… Goal attesi??
Goal attesi, ovvero la probabilità che una particolare azione venga convertita in goal secondo un modello di calcolo ad hoc. Si tratta solo di uno dei tanti indici che vengono considerati oggi nell’analisi delle partite di calcio, progressivamente trasformandolo nel processo da uno sport relativamente intuitivo ad un evento per “number crunchers”, sul modello di sport come baseball, cricket o basket (di big data e baseball abbiamo parlato qui).
Non è raro, oggi, vedere allenatori alle prese con dashboard per valutare le performance dei calciatori, ed eventualmente ottimizzarne l’allenamento o le indicazioni tattiche da fornirgli, o addirittura per prendere decisioni durante le sessioni di mercato.
Vale la pena di fare una breve carrellata di cosa c’è sul mercato a riguardo, e delle startup più interessanti.
SpaceEXE: Football analytics dall’Italia
Wheare è una piattaforma di analisi in tempo reale tutta italiana, prodotta dall’italiana SpaceEXE.
I dati vengono raccolti da un’antenna GPS, un accelerometro e un ricevitore GNSS collocati nei parastinchi, poi inviati a pc per visione in tempo reale, e a server remoti via satellite per analisi approfondite successive.
Sistema wheare
Con questo sistema è possibile sia raccogliere i dati sull’atleta (come accelerazioni e quantità di campo coperta) ma anche elaborare opportune correlazioni sulle prestazioni della squadra, come il baricentro, la distanza media tra giocatori e reparti, direzioni dei movimenti.
Wesii: droni per l’analisi dei terreni di gioco
Wesii è un’azienda di Chiavari la cui idea è quella di analizzare il terreno di gioco dalla visuale del drone tramite sensori multispettrali, dando informazioni sulle condizioni del campo non visibili ad occhio nudo, come scorrevolezza della palla e scivolosità del terreno. Si tratta di un genere di analisi già ampiamente adottato in ambiti come l’agricoltura di precisione, ma ancora quasi inedito nel mondo dello sport.
StatsEdge pro: intelligenza artificiale nell’analisi di video
StatsEdge è un prodotto piuttosto innovativo in questo ambito, che permette osservazioni approfondite sulle partite (come goal attesi, tiri, aree di azione, falli), nonché lo studio dei punti di forza e delle debolezze dell’avversario eseguendo analisi di transizione accurate.

STATSEdge comprende una sezione di video editing e playback, che permette di preparare e archiviare clip di azioni, nonché di recuperarli velocemente tramite parole chiave (goal della Lazio nelle ultime 5 partite, goal del Qarabag contro l’Inter nelle ultime 2 partite); ma la caratteristica veramente innovativa di questa piattaforma è la possibilità di effettuare ricerche tra i clip per similarità utilizzando dati di tracking, grazie a sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale.

SAP Sports One for soccer
Impossibile parlare di BI senza parlare di SAP. Nell’ambito sportivo SAP Sports One for soccer è una piattaforma annunciata durante il Sap Sports and Entertainment Forum tenutosi a Monaco nel 2015.
La piattaforma rappresenta l’evoluzione di SAP Match Insight, utilizzato dalla nazionale tedesca durante i mondiali 2014, e l’integrazione con tutti gli altri numerosi moduli di SAP è senza dubbio uno dei punti di forza.
SAP Sports One gira su SAP Hana e permette la pianificazione degli allenamenti, la gestione globale del team, il controllo sulla condizione dei giocatori, sulla performance, e l’ottimizzazione del processo di scouting.
I big data sono entrati di forza anche nel mondo del calcio: la rivoluzione è in atto.
Quello che resterà da valutare è l’impatto reale su uno sport come il calcio, che rispetto agli sport più tradizionalmente “statistici” è molto più fluido, e con il risultato più dipendente da episodi accidentali (goal segnati per puro caso, che poi rimangono gli unici segnati in una partita non sono poi così improbabili).
Vedremo l’impatto che eventualmente produrrà sulle performance, o se si tradurrà in un business solo per chi produce piattaforme e modelli.
LINKS
Data Works, But Major League Soccer Can’t Pay For It
Expected goals and Big Football Data: the statistics revolution that is here to stay