Nell’ambito delle piattaforme cloud pubbliche per applicazioni di tipo enterprise l’offerta di Microsoft è avanti di alcuni anni rispetto a quelle di IBM, Oracle e SAP. Almeno ciò è quanto emerge da una recente analisi di Forrester, che si concentra sulla posizione dei cosiddetti Big Four. Lo studio, rilasciato il 7 ottobre scorso con il titolo Are the biggest enterprise software vendors now the best cloud platform bets? non prende dunque in considerazione Google.

Forrester considera Microsoft l’unico player in grado di impensierire AWS, che peraltro conserva il primato in questo mercato sempre più strategico nel mondo dei servizi ICT. Nell’ultimo anno Amazon ha fatturato con l’offerta AWS oltre 7,3 miliardi di dollari. Microsoft, pur mantenendosi alle spalle del leader, ha realizzato un risultato di grande rilievo: circa 5 miliardi di dollari. È vero che Oracle ne dichiara a propria volta 4, ma secondo Forrester ciò dipende dal fatto che la società di Redwood classifica come cloud un’ampia tipologia di servizi e prodotti. In realtà non basta trasferire un’applicazione da un server on-premises a un server remoto per poter parlare di cloud.

Sembra insomma che la cura del nuovo CEO Satya Nadella, un convinto sostenitore del paradigma cloud, stia facendo bene a Microsoft. Nadella ha messo il cloud al centro di tutto ciò che Microsoft oggi sviluppa e propone ai propri clienti. A cominciare dalle applicazioni per la produttività individuale, rese accessibili attraverso la piattaforma Office 365. Rispetto a IBM, Oracle e SAP, il gigante di Redmond gode di due vantaggi: si è mosso in anticipo (il primo rilascio di Azure è del 2010) e può contare sul più solido network di partner in tutto il mondo.