Era il 1995 quando Netscape si quotava in borsa e Internet smetteva di essere una cosa per pochi adepti. Vent’anni dopo, qual è il reale impatto della Rete sulle nostre vite e quali scenari ci attendono? Una parziale risposta arriva dal tradizionale appuntamento con il rapporto Internet Trends, curato da Mary Meeker per la società di venture capital KPCB. L’edizione 2015 del rapporto, presentata ieri alla Code Conference 2015 di Rancho Palos Verdes, è particolarmente sostanziosa.

In vent’anni la quota di persone che utilizzano Internet  in tutto il mondo è passata dallo 0,6 al 39% della popolazione totale, raggiungendo la cifra di 2,8 miliardi. Può sembrare tanto. Eppure, letto in un altro verso, il dato ci dice che quasi due terzi degli abitanti del pianeta sono ancora tagliati fuori dalla Rete. Nel frattempo gli utenti di telefoni mobili sono passati da 80 milioni a 5,2 miliardi, ossia il 73% della popolazione mondiale.

Nel rapporto appare manifesto il rallentamento della crescita del numero di utenti, negli ultimi due anni. E anche l’incremento del traffico è oggi meno deciso: 21% nel 2014, contro il 24% del 2013. Del resto negli ultimi dodici mesi il numero di utenti attivi e i ricavi medi per utente di Facebook e Twitter sono risultati stagnante.

Nulla di sorprendente. Oggi la crescita è più lenta perché riguarda soprattutto i paesi in via di sviluppo, nei quali la capacità di spesa dei consumatori è modesta. Di contro, vi sono nello scenario attuale alcuni fattori di accelerazione. Uno dei più concreti è costituito dalla diffusione dei contenuti video. Oggi questi contano per il 64% del traffico locale (contro il 62% del 2013) e per il 55% del traffico mobile. Solo Facebook totalizza quattro miliardi di visualizzazioni di contenuti video al giorno, il quadruplo rispetto a meno di un anno fa. Questa tendenza sta fra l’altro determinando un cambiamento anche dal punto di vista dei formati e dei linguaggi cinematografici. Si pensi al peso crescente della visualizzazione verticale (portrait), più consona al modo di utilizzo degli smartphone rispetto a quella orizzontale (landscape).

E il futuro? Secondo Meeker il baricentro di Internet continuerà a spostarsi: sempre di più, la Rete sarà fruita in mobilità con dispositivi di piccole dimensioni. E la prossima febbre sarà quella del mobile commerce. Significativo, in questo senso, che quasi in contemporanea Google, Facebook e Twitter decidano di lanciare il cosiddetto “Buy Button” disegnato espressamente per l’esperienza in mobilità.