Così Spindox testa la qualità del software di un’auto di lusso

da | Nov 9, 2020

Una nota casa italiana di automobili di lusso affida a Spindox le attività di software testing del sistema a supporto dell’esperienza utente per uno dei suoi modelli di punta. Il nuovo progetto del brand è partito due anni fa con l’obiettivo di rendere sempre più coinvolgente e personale il rapporto tra il conducente e la sua vettura. Oltre a sviluppare tutta la parte di gestione dei servizi utente, Spindox si occupa di testare la qualità dell’intero sistema software. 

Testing end-to-end vuol dire qualità

Il testing end-to-end è una metodologia di test del software che persegue l’obiettivo di esaminare i flussi delle applicazioni dall’inizio alla fine. Questi test simulano lo scenario reale, ossia nelle condizioni più vicine a quelle in cui lo impiegherà l’utente finale, e convalidano il sistema in tutte le sue componenti. In questo modo si assicurano integrazione e integrità dei dati.

Nell’ambito di questo progetto, in particolare, viene verificato che la vettura inoltri i dati in maniera corretta al server, che la struttura di back-end cataloghi tali dati e che il tutto sia inviato in modalità push all’utente finale (proprietario e/o guidatore dell’auto) attraverso l’app a bordo del veicolo.  

Oltre all’attività di collaudo del software, ossia il procedimento che fa parte del ciclo di vita del software utilizzato per individuare le carenze di correttezza, completezza e affidabilità delle componenti software in corso di sviluppo, è fondamentale garantire qualità all’interno dell’intero processo. Per approfondire il significato di qualità del software, ascolta l’intervista di Francesca Pascali, Direttore della Business Unit.

Come sono stati effettuati i test?

La metodologia utilizzata da Spindox per il software testing (ISO/IEC/IEEE 29119) si articola in più fasi.

Si parte dalla fase di pianificazione, che si articola a propria volta in più sottofasi:

  • Individuazione dei KPI per la definizione della strategia di test
  • Identificazione di use case e di test case partendo dalle specifiche tecniche e funzionali
  • Messa in priorità degli stessi
  • Definizione degli ambienti di test

C’è quindi una seconda fase di delivery, che comprende la fase di esecuzione dei test, effettuata in maniera automatica o manuale, con relativa registrazione degli esiti, eventuale troubleshooting, l’individuazione di problemi ed eventuale assegnazione ai fornitori e la redazione di reportistica completa di valutazione di avanzamento rispetto alle condizioni iniziali.

Per questo progetto, possiamo raggruppare le attività di testing in cinque momenti:

  1. Analisi dei requisiti
  2. Definizione dei casi di test
  3. Esecuzione dei casi di test
    • in modalità manuale: attraverso banchetti di test, ossia simulatori fisici di infotainment dell’auto forniti dal cliente, oppure direttamente su vetture reali attraverso la collaborazione con un pilota dedicato. Poiché i test si sono svolti nel pieno dell’emergenza sanitaria COVID, non è stato possibile collaborare in presenza e quindi è stata utilizzata una piattaforma di monitoraggio da remoto.
    • in modalità automatica: in alcuni casi sono stati utilizzati strumenti di test automation che hanno permesso di navigare nell’applicazione e simulare delle casistiche di use case.
  4. Tracciamento e assegnazione dei bug al fornitore di riferimento.
  5. Reportistica: interfaccia diretta con il team di testing del cliente per condivisione reportistica e avanzamento attività.

Punti di forza

  • Solida esperienza di Spindox in ambito mobile e back end, e dunque conoscenza approfondita dell’architettura di riferimento;
  • Interfaccia diretta con il gruppo di test dell’azienda cliente, che ha affidato con fiducia le “chiavi” del sistema alla squadra di Spindox responsabile dei test;
  • Interfaccia diretta con il gruppo di sviluppo del fornitore che ha realizzato l’applicazione;
  • Individuazione dei problemi in tempo reale grazie agli ambienti di simulazione.
Paolo Costa
Paolo Costa
Socio fondatore e Direttore Marketing di Spindox. Insegno Comunicazione Digitale e Multimediale all’Università di Pavia. Da 15 anni mi occupo di cultura digitale e tecnologia. Ho fondato l’associazione culturale Twitteratura, che promuove l’uso di Twitter come strumento di lettura attraverso la riscrittura.

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