Giovane e trentina, La bellezza di MIMEX e del suo Testbed

da | Mar 30, 2022

Modernità e bellezza

«Noi cerchiamo la bellezza ovunque». A scandire questa verità le note dei Marlene Kuntz, le cui strofe contenevano un monito. Ritroviamo la bellezza ovunque attorno a noi, l’umano si pone sulle sue tracce anche senza saperlo.

La bellezza si annida anche negli spazi del quotidiano. Ci cattura, ad esempio, mentre attraversiamo le città moderne nella loro monumentalità. Sa sorprenderci con piccoli dettagli nei luoghi di convivialità e lavoro. Una bellezza diffusa, racchiusa in artefatti e in oggetti di uso comune. Una bellezza che, come qualsiasi opera dell’intelletto umano, richiede per concretizzarsi tempo e applicazione.

Design e arte, lavoro e innovazione

Ce lo hanno ricordato, di recente, la mostra Italia Geniale e gli spazi in cui questa è stata allestita, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. L’edificio fu realizzato nel 1932 quale sede dell’allora Ministero delle Corporazioni. Tra quelle mura la raffigurazione della fatica del lavoro e dell’ingegno dei mestieri prese forma nelle realizzazioni degli artisti del Ritorno all’Ordine. Ritroviamo il loro lessico replicato nella pittura murale e nelle decorazioni vetrarie di tanti edifici pubblici degli anni Trenta. Era quello il lessico dell’ideologia corporativa, per la quale gli interessi di impresa e lavoro sarebbero infine coincisi con il benessere supremo della nazione. Una sintesi scolpita tutt’oggi nel marmo delle sedi INPS e INAIL sparse per il Paese.

Dentro quella cornice, materiale e concettuale, è stato possibile ammirare la mostra temporanea ITALIA GENIALE. Design enables, bellezza, originalità, creatività del design industriale apprezzato universalmente, in precedenza installata presso il Padiglione Italia dell’Expo 2020 Dubai. A guidare il visitatore il design industriale, precursore d’innovazione in Italia e, a un tempo, portatore dell’immagine del Paese all’estero. A prendersi la scena negli spazi espositivi sono stati oggetti del vivere quotidiano trasformati in icone. Si pensi alla Moka Bialetti o al televisore portatile Brionvega. Spazio, anche, per l’innovazione tecnologica e di stile nel settore automobilistico e aeronautico, cui di recente era stato dedicato un percorso tematico ad hoc da parte della Fondazione Fiera Milano.

Il Testbed di MIMEX a Trento: arte giovane e Genius loci

Il dialogo tra il Palazzo Piacentini e la mostra in esso ospitata si è reso esemplare nel genio di Fortunato Depero, autore di opere parietali per la sede del ministero e designer di uno degli oggetti più iconici lì esposti: la bottiglietta Campari. La sua eredità artistica è raccolta a Rovereto nella Casa d’Arte Futurista intitolatagli. La sua modernità, fatta anche allestimenti pubblicitari, continua oggi ad essere coltivata da giovani illustratori e grafici.

Tra questi, gli studenti dell’Istituto Artigianelli di Trento, chiamati a collaborare a MIMEX, il progetto di Micro Market Experience pensato per fornire soluzioni complete nell’installazione di self check-out micro-market. Selezionato nell’ambito del programma UE Fast Track to Innovation (FTI), il progetto è coordinato da Spindox Labs. Il coinvolgimento di studenti delle scuole superiori è stato promosso dalla Fondazione Bruno Kessler, partner di progetto. Ragazze e ragazzi sono stati supervisionati durante la loro attività dalla docente Annalisa Filippi e dalla responsabile dell’Unità di Ricerca e Innovazione FBK, Claudia Dolci. La mission affidata è stata elaborare una soluzione grafica per le pareti esterne del testbed, allocato a Povo negli spazi di FBK. Un video realizzato da Andrea Franceschini, Video and Digital Communication Officer in FBK, restituisce lo sforzo in cui si è prodotto il gruppo di lavoro, non tralasciando che trasparisse anche il coinvolgimento emotivo di quanti vi hanno preso parte.

Particolare tratto dalla grafica esterna del Testbed realizzata da Silvia Tamanini, studente dell’Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche di Trento.

Abbiamo visto i ragazzi all’opera nei laboratori del loro Istituto, abbelliti non a caso da rivisitazioni in stile Depero. I messaggi da trasmettere attraverso l’elaborazione del layout per le pareti esterne del testbed sono stati i concetti alla base della filosofia MIMEX. Tra tutti, l’interazione con il territorio produttivo, l’ecosostenibilità, il dialogo con il contesto urbano, la facile accessibilità e la velocità della user journey, l’innovazione tecnologica che la sostiene. L’impegno nell’attività laboratoriale ha richiesto di confrontarsi anche con variabili quali vincoli tecnici e di budget, termini di consegna, adeguamento nella realizzazione alle esigenze dei committenti e ai tempi dei fornitori. La proposta infine premiata è risultata essere quella di Silvia Tamanini, studentessa del quarto anno.

Il frutto di tanto impegno e inventiva oggi lo ritroviamo lì, impresso sulle pareti del testbed. Attraversando l’atrio della Fondazione, i ricercatori ne sono incuriositi. Si avvicinano, scambiano qualche parola con i tecnici di Spindox Labs che continuano a testare soluzioni. Perché, in fondo, cerchiamo la bellezza ovunque. Anche in una breve pausa dal lavoro, sorseggiando un caffè o sgranocchiando uno snack.

Particolare tratto dalla grafica esterna del Testbed realizzata da Silvia Tamanini, studente dell’Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche di Trento.

Francesco Altamura
Francesco Altamura
Storico di formazione e archivista per attitudine, dopo il dottorato ha lavorato per fondazioni e istituti di ricerca. Sempre sulle tracce della modernità industriale, si sforza di mantenere uno “sguardo contemporaneo, per le cose lontane”.

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