WWDC 2016: la VoIP API integrata nel nuovo iOS 10 di Apple rende più agevole l’uso di Skype, Viber e WhatsApp su iPhone. Una nuova spallata alla telefonia tradizionale?

È fra le novità di iOS 10 di cui si è parlato meno, fra tutte quelle presentate alla WWDC 2016 (Worldwide Developers Conference di Apple) conclusa ieri a San Francisco. Eppure la VoIP integrata nel più recente sistema operativo di iPhone potrebbe rivelarsi una spallata decisiva all’idea che i telefoni cellulari si usino per… telefonare.

Com’è noto, sempre più spesso oggi attraverso le reti mobili trasferiamo dati, anziché chiamate vocali. Lo facciamo non solo quando inviamo una email col telefono, ma anche quando utilizziamo app come Skype, Viber, WhatsApp o Facebook Calling. La nostra voce viaggia sfruttando una connessione internet e il protocollo IP. La VoIP API integrata nel nuovo iOS 10 di Apple rende molto più agevole l’utilizzo di questo tipo di applicazioni su iPhone. Per questo rappresenta un fatto rilevante, soprattutto dal punto di vista degli operatori telefonici mobili. I piani tariffari – solo in Italia se ne contano più di 700 – distinguono abitualmente fra traffico vocale e traffico dati, fissando in vario modo prezzi (e limiti) per l’una e per l’altra tipologia di servizio. Ma il ruolo del traffico in voce rischia di avere una ruolo sempre più residuale, nel momento in cui troveremo più agevole fare le nostre chiamate con un’applicazione VoIP. Gli operatori dovranno tenerne conto, come già in parte fanno, attrezzandosi con proposte commerciali in cui il traffico dati sarà di fatto l’unico vero protagonista. E dovranno equipaggiare sempre meglio le loro reti, che per molti aspetti sono ancora pensate per un utilizzo di tipo tradizionale.

Altre cose viste a WWDC

Certo alla WWDC 2016 non si è parlato solo della VoIP API di iOS. Per alcuni l’edizione di quest’anno è stata più moscia del solito: poche novità e di scarso rilievo. Soprattutto, nessuna relativa all’hardware. Tutta l’attenzione si è concentrata sul software e in particolare sui due sistemi operativi principali di Apple.

Per restare nell’ambito di iOS, vanno almeno segnalati il ridisegno del lock screen, con un 3D touch sempre più evoluto, e i notevoli miglioramenti di SIRI. Per chi vuole approfondire, rimandiamo a un post di 9to5Mac. Per quanto riguarda il sistema operativo Sierra, sono degni di nota l’integrazione di SIRI nel software, l’impiego di diversi algoritmi di deep learning per il riconoscimento delle immagini, il potenziamento delle funzionalità di ricerca e la maggiore integrazione con iCloud. Maggiori dettagli sono disponibili su MacRumors.