LinkedIn Campaign Manager: come lanciare una sponsorizzazione

da | Apr 24, 2019

Arriva il nuovo tool di sponsorizzazione di LinkedIn. Ecco le fasi da seguire per impostare una campagna di advertising.

Perché dovresti seriamente considerare di promuoverti su LinkedIn se sei un brand

Con più di 550 milioni di iscritti globali, LinkedIn è il principale (social) network di professionisti mondiale. Questo fa della piattaforma un naturale bacino di target ultra-profilato. Su LinkedIn trovi solo persone che vogliono aggiornarsi professionalmente, costruire occasioni di business o cercano/offrono lavoro. Se gestisci un brand che deve farsi conoscere e promuovere i propri servizi, soprattutto in ambito B2B, è difficile pensare di non considerare questa piattaforma per fare lead generation e brand awareness.

Nei prossimi paragrafi esploreremo le diverse fasi che costituiscono la pianificazione e il lancio di una campagna pubblicitaria con il rinnovato – il 14 novembre 2018 è stata rilasciata una nuova versione – LinkedIn Campaign Manager.

Diverse tipologie di contenuti da sponsorizzare

Prima di entrare nelle diverse fasi di realizzazione della campagna, facciamo una breve premessa. LinkedIn permette di sponsorizzare diverse tipologie di contenuti:

  • Le Sponsored InMail. Messaggi sponsorizzati che vengono proposti agli utenti nella loro casella di messaggi.
  • Le Text Ads. Annunci Pay Per Click mostrati nella colonna a destra del feed.
  • Gli Sponsored Content. Annunci – composti da immagine, copy e CTA – che appaiono nel feed dell’utente. Questi appaiono come contenuti nativi: sembrano contenuti organici, ma in realtà sono sponsorizzati.

Quelli appena citati sono i principali formati. Ma non sono gli unici. LinkedIn permette di sponsorizzare anche Video Ads, Dynamic Ads, Carousel Ads e Display Ads. Per una lista completa e dettagliata sulle tipologie di contenuti che puoi sponsorizzare tramite LinkedIn, visita la pagina dedicata ai prodotti pubblicitari.

Fissa un obiettivo per la tua campagna

Per qualsiasi campagna pubblicitaria, la prima cosa da fare è stabilire l’obiettivo da raggiungere. I macro obiettivi di una attività pubblicitaria possono essere tre:

  • Awareness: volto all’acquisizione di notorietà da parte del brand e alla generazione di consapevolezza di marca su una audience estesa.
  • Consideration: è un mix tra awareness e conversion. Ha l’obiettivo di aumentare la considerazione dell’audience nei confronti del brand e ottenere azioni di conversione specifiche. Di solito si rivolge a audience meno estese rispetto a campagne con obiettivo di Awareness.
  • Conversion: l’obiettivo è far compiere una determinata azione all’utente. Un acquisto, un download, un iscrizione. Queste azioni sono identificate come conversioni.
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Vista di LinkedIn Campaign Manager, sezione “Obiettivi”.

In generale, per le campagne con i primi due obiettivi, quali notorietà e considerazione, la tipologia di contenuti da preferire è di natura visuale. (Ad esempio, video o annunci display.) Nel caso delle campagne di conversione, l’elemento imprescindibile è una chiara Call To Action che permetta all’utente di comprendere con chiarezza quale azione deve compiere.

Impostare l’obiettivo di campagna consente a Linkedin Campaign Manager di ottimizzare la tua campagna in fase di erogazione. Ad esempio, mostrando gli annunci video agli utenti che sa essere più propensi alla visualizzazione completa di video. Oppure, mostrando i lead form agli utenti che sa essere più inclini alla compilazione di moduli.

Imposta il target della tua campagna

Come detto, per la sua stessa natura di social network dedicato ai professionisti, LinkedIn perimetra un tipo di audience molto profilato facendo una comunicazione molto orientata al business.

I criteri di targeting messi a disposizione dalla piattaforma per la definizione dell’audience a cui veicolare il tuo messaggio hanno duplice natura: socio-demografica e di caratteristiche/interessi. Nel primo caso, LinkedIn stabilisce criteri di targeting come località, fascia d’età o lingua degli utenti. Nel secondo caso, LinkedIn dà la possibilità di targettizzare in base a caratteristiche come il settore di appartenenza, l’azienda, il tipo di istruzione, l’esperienza lavorativa e gli interessi personali.

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Vista di LinkedIn Campaign Manager, sezione “Audience”.

Scegli la tipologia di annuncio

Dopo aver impostato il tuo obiettivo e definito la tua audience, LinkedIn Campaign Manager ti chiede di scegliere la tipologia di annuncio da sponsorizzare. Nell’ambito degli Sponsored Content, esistono diversi tipi di annunci: con singola immagine, con due o più immagini, annunci video, ecc.

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Vista di LinkedIn Campaign Manager, sezione “Annunci” (Sponsored Content).

È possibile sponsorizzare annunci da zero, caricando dunque le creatività nella campagna. Oppure, si può promuovere un post organico già pubblicato in feed. In questo caso non è necessario caricare nuove creatività nella tua campagna, poiché i contenuti esistono già.

Imposta il budget per la tua campagna

L’ultimo step nella costruzione della campagna riguarda l’impostazione del budget.

Puoi decidere di impostare un «budget giornaliero» oppure un «budget giornaliero e totale» per la campagna. Fatto ciò, è necessario impostare una soglia minima di spesa (LinkedIn Campaign Manager non permette di spendere meno di 10 euro giornalieri). Poi, imposta le date di inizio e di fine che indicheranno alla piattaforma il periodo in cui la campagna dovrà essere erogata.

Infine, ottimizza la campagna per il tipo di offerta che ti interessa. Se vuoi pagare per i clic che ricevi sull’annuncio, imposta un modello di prezzo a CPC. Se vuoi pagare ogni mille impression ricevuto, imposta come modello CPM. Opzionando offerta automatica, invece, lasci che sia il sistema di LinkedIn ad ottimizzare la tua campagna per ricevere il maggior numero di clic, visualizzazioni o conversioni. A tua scelta.

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Vista di LinkedIn Campaign Manager, sezione “Budget”.

Ok, siamo pronti. La campagna può andare live!

Ricapitolando: abbiamo impostato l’obiettivo della nostra campagna, definito il target a cui vogliamo far vedere l’annuncio, scelto il formato di annuncio e impostato budget e modello d’offerta.

A questo punto, abbiamo definito i parametri a livello di campagna. Il grosso è fatto. Non ci resta che caricare gli annunci a livello di ads. Quindi immagine, copy, link, ecc. Oppure, se vogliamo promuovere un post già pubblicato, possiamo selezionare tra i post pubblicati in feed. E adesso sì, la campagna è pronta e può andare live!

Valeria Vitale
Valeria Vitale
Ariete ascendente Leone, ma sono anche simpatica. La mia forma di espressione preferita è la danza, ma anche a scrivere me la cavo. Mi piace viaggiare, parlare francese e discutere di serie TV.

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