Si chiama ‘Living Nature La Natura dell’Abitare’ il concept di Carlo Ratti che vedremo alla prossima Settimana del Design di Milano. Un’elegia sul ritorno della natura in città. Ma anche una riflessione sugli effetti dei cambiamenti climatici nel contesto urbano.

Il padiglione Living Nature La Natura dell’Abitare è fra le cose che sicuramente andremo a vedere durante la prossima Milano Design Week di Milano (17-22 aprile 2018). Il concept è di Carlo Ratti Associati e dello Studio Römer, che lo hanno sviluppato apposta per il Salone del Mobile e la Settimana del Design. Living Nature è un giardino artificiale di 500 metri quadrati pieno di piante. Al suo interno le stagioni, anziché alternarsi, coesisteranno. Il padiglione sarà diviso in quattro aree che metteranno in scena, una accanto all’altra, le stagioni dell’anno: inverno, primavera, estate, autunno.

La struttura di Living Nature, alta cinque metri, sarà ricoperta da una membrana di cristallo selettivo. Questa filtrerà dinamicamente la luce del sole grazie all’input di sensori fotoreattivi. Un innovativo sistema di gestione dell’energia – basato su celle fotovoltaiche, accumulatori e pompe di calore – è stato messo a punto per rendere possibile la differente climatizzazione delle quattro aree del padiglione. Pannelli fotovoltaici genereranno energia pulita, per raffrescare lo spazio nella zona invernale o riscaldare quello estivo. Le batterie forniranno un’ulteriore capacità di stoccaggio, per gestire i picchi della produzione di energia.

Ecco dunque una nuova riflessione sui cambiamenti climatici e sul loro impatto sulle condizioni dell’abitare urbano. Ma anche un’elegia al ritorno della natura in città, dopo il Bosco Verticale di Stefano Boeri. Non a caso le piante ospitate nel padiglione di Living Nature sono state selezionate dal botanico francese Patrick Blanc, considerato l’inventore dei giardini verticali.

La mostra-installazione sarà collocata in piazza del Duomo, davanti a Palazzo Reale. Il nome Living Nature suggerisce un’esperienza immersiva. Letteralmente, si tratta di una «messa in scena». In effetti i visitatori saranno immersi nella natura e vivranno i suoi cambiamenti attraverso le quattro diverse aree, arricchite da concetti familiari e domestici.