Cosa vuol dire essere localvore?

Essere localvore significa abituarsi a consumare prodotti alimentari (e non solo) di origini locali, ovvero nelle zone limitrofe alla propria abitazione, convenzionalmente nel raggio di circa 150 km. Questa pratica porta benefici sotto diversi aspetti della sostenibilità, limitando l’impatto ambientale dovuto a produzione e trasporto di beni e prodotti, promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo dell’economia e della comunità locale.

Limitare l’impatto e supportare l’economia locale

Diventando localvori, i prodotti che andremmo a consumare avranno un’impronta di carbonio minore, con meno emissioni connesse a trasporto e packaging. Sempre a livello ambientale, non andremmo a supportare agricolture e allevamenti intensivi, settori produttivi e industriali che hanno un impatto negativo, talvolta catastrofico, sull’ambiente. Inoltre, acquistando prodotti locali avremmo modo di sostenere piccoli e medi coltivatori e produttori della zona e non la grande distribuzione, incoraggiando quindi lo sviluppo dell’economia locale. Infine, mettendo in tavola cibi più freschi ci saranno meno probabilità di contaminazione da parte di pesticidi, insetticidi, o altre sostanze somministrate (sia nel caso di prodotti animali che vegetali) per accelerare la crescita o aumentare i tempi di conservazione. L’apparente “fatica” che potremmo avvertire nelle restrizioni date dalla stagionalità dei prodotti e dalla ridotta varietà sarà più che controbilanciata dalla nobiltà e dai benefici connessi al nostro consumismo consapevole. 

Essere localvore per Spindox

Spindox Labs, la nostra realtà trentina, fa parte di un progetto destinato proprio ad incoraggiare questa pratica: HELP FOOD 4.0 – Food Ecosystem Scalability. Il progetto ha come obiettivo la creazione di una piattaforma per la compravendita di prodotti alimentari, in connessione alla rete di produttori della provincia di Trento.

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