È il primo minibus elettrico a guida automatica realizzato mediante 3D printing. Sfrutta l’intelligenza artificiale di Watson (IBM) e sarà impiegato in un centro commerciale di Washington.
Ha un motore elettrico, si guida da solo ed è prodotto con una stampante 3D. Che cosa chiedere di più a un minibus? Un nome simpatico, magari. Ebbene, c’è anche quello. Si chiama Olli il veicolo intelligente realizzato dalla Local Motors (Arizona) e destinato a prendere servizio nei prossimi giorni presso il National Harbor, un grande centro commerciale di Washington. Nel progetto c’è lo zampino di IBM, che ha fornito il motore di intelligenza artificiale presente nel minibus.
Si tratta di un’iniziativa a carattere ancora sperimentale: per tutta l’estate i visitatori potranno utilizzare Olli come un qualsiasi mezzo pubblico per spostarsi liberamente all’interno del centro commerciale. Per chiamare il veicolo sarà sufficiente installare una app sul proprio smartphone. L’intelligenza di Olli consiste nella capacità non solo di spostarsi senza l’intervento di un conducente, ma anche di pianificare il carico e lo scarico del passeggeri, in funzione dei punti di partenza e di arrivo indicati da ciascuno con la app.
Olli ospita fino a 12 passeggeri, è alimentato con un motore elettrico e può vantare una carrozzeria realizzata mediante 3D printing. Ma l’aspetto forse più interessante del nuovo minibus consiste nell’impiego di Watson IoT, la piattaforma cognitiva cloud-based di IBM. L’interazione con i passeggeri è garantita da 30 sensori, installati a bordo del veicolo con l’obiettivo di fornire un’esperienza di viaggio personalizzata. In particolare Olli utilizzerà quattro tipi di API di Watson IoT: speach-to-text, text-to-speach, linguaggio naturale e NER (name-entità recognition).
Local Motors ha già realizzato diversi veicoli simili a Olli. Colpisce il fatto che si tratti di una piccolissima azienda. La società americana adotta un nuovo modello produttivo, il quale fa leva sui concetti di comunità aperta, crowd sourcing e prototipizzazione rapida. È una filosofia, quella di Local Motors, che mette in discussione il paradigma industriale basato sulle economie di scala. Invece di spendere tempo e denaro per testare infinite volte un prodotto, prima di realizzarlo in centinaia di migliaia di esemplari e immetterlo nel mercato, si affida alla comunità – in cambio del riconoscimento di una royalty – il compito di studiare il prototipo. Questo viene poi venduto al cliente finale prima di essere realizzato in serie limitate.