È Natale e Spindox si occupa di regali. Anzi, del più classico dei regali: il gioiello. Se la cosa vi stupisce, forse ignorate che orecchini, bracciali e collane sono sempre di più al centro della scena hi-tech. Come altri accessori indossabili, i gioielli diventano intelligenti. Capaci di misurare parametri corporei, registrare dati ambientali, comunicare con il mondo esterno. Senza rinunciare alla loro funzione originale, estetica e simbolica. È la logica del wearable computing, che si sta consolidando già da qualche anno. E allora diamo un’occhiata agli esempi più interessanti e curiosi di matrimonio fra alta gioielleria, elettronica e software. Magari anche con l’intento di trovare il regalo dell’ultimo momento (budget permettendo!)
Bracciali Elemoon: notifiche a portata di…polso!
Non volete badare a spese? I bracciali Elemoon fanno al caso vostro. Si tratta di una linea di gioielli intelligenti lanciata recentemente da Jing Zhou, una giornalista del mondo hi-tech che ha colto prima di altri questo importante trend. I lussuosi Elemoon permettono di ricevere notifiche in tempo reale dal proprio smartphone, visibili tramite i led di cui sono avvolti. E non si tratta dell’unica funzionalità di questi bracciali. Con un Elemoon al polso è possibile infatti tenere traccia della propria attività fisica, ritrovare lo smartphone smarrito o visualizzare l’orario.
Gioielli Ringly: lo stile classico in un anello 2.0
“Volevo creare una tecnologia che avesse uno stile eccezionale e che fosse così discreta da poter essere io l’unica persona a notarla”, ha dichiarato al “New York Times” Christina Mercando, un’altra donna che ha cavalcato l’intrigante onda del wearable device fondando il marchio Ringly. In questo caso si tratta di anelli intelligenti, in vendita a partire da 195 dollari. In modo effettivamente discreto questi anelli comunicano a chi li indossa l’arrivo di una chiamata da un numero specifico, la consegna di un SMS o la notifica di un pro memoria.
Intel MICA non passa inosservato
Se non siete ancora convinti potete prendere in considerazione un altro bracciale, questa volta di produzione Intel. MICA è l’esempio del fatto che anche le tech company iniziano a muoversi in direzione della moda, e non solo l’opposto. Questa volta però, a causa della presenza di un ampio display, la tecnologia integrata nel prodotto non passa del tutto inosservata. Da questo è possibile non solo essere avvisati in caso di notifiche, come con i gioielli precedenti, ma anche leggere gli SMS, il calendario e scoprire che cosa si trova vicino a noi grazie all’apposita app Near me.
Wearable computing ad un piccolo prezzo: la bigiotteria smart
Qualora poi le vostre finanze non vi permettessero di regalare un oggetto di lusso, e per di più intelligente, potreste sempre optare per un’interessante alternativa: la bigiotteria smart. Non sono infatti solamente i grandi marchi di gioielli a muoversi in questa direzione. Anche i produttori di bigiotteria hanno capito che quello dei wearable device è un trend dal quale non si può rimanere fuori. Allora ecco che iniziano a farsi strada nei polsi dei giovani, e non solo, bracciali che al loro interno nascondono qualche circuito che permette di rendere tale oggetto non solo esteticamente desiderabile ma anche utile.
È il caso dei bracciali del marchio Cuff, nato esclusivamente per la creazione di gioielli smart di fascia medio bassa. Per soli 49 dollari è possibile al momento effettuare il pre ordine di uno dei loro gioielli intelligenti. I bracciali Cuff per esempio sono veri e propri localizzatori GPS, in grado di individuare la posizione di chi li indossa. Un’altra funzionalità consiste nella vibrazione di questo bracciale alla ricezione di notifiche nel nostro smartphone. Chi non ama avere sempre il telefono in mano o sul tavolo potrà quindi tenerlo finalmente dentro la borsa o la tasca della giacca e utilizzarlo solamente quando riceve un segnale di avviso, tramite una vibrazione. Attraverso l’app è possibile inoltre ricevere un segnale di allarme dal braccialetto. E in caso di pericolo o in una situazione di emergenza sarà sufficiente premere un bottone nascosto nel bracciale per comunicare a uno smartphone la nostra posizione.
Gioielli adatti ad ogni occasione, anche per lo sport!
Questi nuovi brand cercano di raccogliere l’interesse non solo di chi ama indossare oggetti di bigiotteria ma anche di chi ormai apprezza da tempo l’utilità degli smart bracelets, per esempio per monitorare l’attività fisica quotidiana di chi li indossa. All’interno di una app dedicata vengono mostrati dati relativi a chilometri percorsi, calorie bruciate e risultati conseguiti in funzione dei propri obiettivi atletici.

Come noto, questa è la principale funzionalità di prodotti famosi quali Jawbone Up, Fitbit Flex, Xiami Mi Band e simili che si posizionano su un mercato decisamente più vicino allo sport rispetto al fashion. Questi wearable device, però, hanno sempre peccato un po’ dal punto di vista dell’appealing. Non deve stupire, dunque, che nuovi marchi e già noti brand di gioielleria e bigiotteria provino a inserirsi in questo mercato.
Il 2015 dovrebbe essere l’anno dell’integrazione tra fashion e smart object. Sarà interessante, a febbraio, seguire l’intervento di Kate Unsworth, presente a Milano per la Social Media Week. La Unsworth, CEO di Kovert Designs, parlerà di wearable technology, moda e stili di vita connessi. Spindox continuerà a seguire con grande interesse uno dei settori più promettenti dei prossimi anni. Si stima che il mercato possa arrivare a 5,8 miliardi di dollari nel 2018, per poi raddoppiare entro il 2020.
In attesa di scoprire che cosa ci riserverà il futuro, scegliamo oggi il regalo di Natale più intelligente.