Dieci dei nostri ragazzi hanno da poco ottenuto la certificazione ITIL Foundations. Ma di cosa si tratta? E perché interessa a chi opera nell’IT?
Ci risponde Francesco, uno dei nostri neocertificati: “La ITIL Foundations fornisce tutte le linee guida e le best practice utili per la gestione dei servizi IT, garantendo la conoscenza dei relativi processi aziendali. In pratica si studia nel dettaglio ogni fase del ciclo di vita dei servizi”.
Queste fasi sono cinque: strategy, design, transition, operation e continual improvement.
Si parte dalla progettazione di un servizio in ogni suo aspetto (analisi dei mercati, dei competitor, dei potenziali clienti, degli aspetti finanziari) per poi interrogarsi su quali risorse e processi applicare. Quindi bisogna capire come sviluppare questi aspetti, finora teorici, per realizzarli, e come organizzare nella pratica le strutture necessarie per mantenere il servizio sempre coerente con gli obiettivi prefissati. La fase conclusiva consiste nella supervisione del servizio offerto finalizzata al suo perfezionamento costante.
“Così si ottengono delle best practice di riferimento nella gestione di un servizio IT, da quando viene concepito fino a dopo che è stato erogato. Si ottiene una visione a trecentosessanta gradi, utile a prescindere dal focus specifico del proprio lavoro” continua Francesco. I nostri dieci infatti provengono da ambiti diversi: due project office che si occupano dell’aspetto commerciale e gestionale, un service manager junior che gestisce il servizio offerto on site, quattro operation puri e tre del settore governance.
Questo vuol dire che la ITIL Foundations è utile solo a chi, come Spindox, fornisce questo tipo di servizi? No: “immagina ad esempio che un’azienda voglia rinnovare i suoi sistemi informativi per digitalizzare tutto. Con certificazioni come ITIL Foundations saprebbero orientarsi perfettamente nel mondo dei servizi IT e condividerebbero con noi terminologia e visione d’insieme. Capisci che nell’ambito della consulenza è un vantaggio enorme per entrambe le parti…”.
Le certificazioni sono anche molto richieste dal mercato del lavoro.
Nonostante non possano sostituire l’esperienza maturata con la pratica, né la conoscenza teorica di un percorso universitario, sono utili sia dal punto di vista del curriculum che dal punto di vista personale. Per le aziende sono una cartina tornasole immediata dell’ambito di specializzazione di un candidato, mentre per chi le ottiene offrono una base teorica chiara e ufficiale.
“Io ho una laurea in economia e direzione aziendale”, racconta Agnese. “Certificarmi prima di tutto mi ha permesso di capire meglio il mondo dell’IT, in cui lavoro da poco più di un anno e sento di non essermi ancora addentrata del tutto”.
Agnese lavora nell’area delle Operations, si occupa di controllo di gestione interno, business case relativi alle persone coinvolte nei progetti e supporto all’analisi funzionale. “Nel mondo universitario si è sommersi dalla teoria e ci si chiede in che modo applicarla nella pratica. A me invece era proprio la teoria specifica del settore a mancare, e il corso di preparazione che abbiamo frequentato era mirato anche a questo: connettere teoria e pratica per avere più chiarezza e concretezza in ciò che si fa”.