È Toutiao l’incomodo cinese fra i giganti Usa dell’informazione digitale. Quasi 200 milioni di utenti attivi, oltre un miliardo di articoli letti ogni giorno. Algoritmi di personalizzazione e focus sull’esperienza mobile guidano il successo della piattaforma.
In cinese Toutiao (头条) significa «titolo». Ma Toutiao è anche il nome di una applicazione mobile sempre più popolare in Cina, che offre notizie personalizzate a 175 milioni di utenti ogni mese. La personalizzazione è ottenuta con tecniche di machine learning: algoritmi ad hoc guidano l’analisi dei profili degli utenti e dei loro comportamenti di consumo dei contenuti online, offrendo a ciascuno di essi un bouquet di notizie su misura. Il motore di raccomandazione lavora su testi, immagini, video e commenti. Una sorta di Buzzfeed con tanta intelligenza artificiale, insomma.
All’inizio del 2017 Toutiao ha annunciato di avere raggiunto i 700 milioni di utenti registrati, anche se quelli mensilmente attivi sono poco meno di un terzo. Ogni giorno l’applicazione è acceduta da oltre 78 milioni di persone, che la usano in media per 76 minuti. Il che si traduce quotidianamente in 1,3 miliardi di visualizzazioni di pagina (se conoscete il cinese o vi fidate di Google Translate, potete vedere il resoconto dell’intervento di Zhang Yiming, CEO di Toutiao, al 2016 Today’s Headline Future Media Summit).
Oggi in Cina, domani chissà
Per il momento quello di Toutiao è un fenomeno tutto cinese. Ma la società ha ambizioni globali, come dimostrano le operazioni condotte all’estero negli ultimi due anni. Nell’ottobre scorso Toutiao ha acquisito Dailyhunt, app di news con 20 milioni di utenti in India. Sempre nel 2016 è stato ottenuto il controllo della app indonesiana Babe News, mentre a gennaio Toutiao ha acquisito Flipagram, nota piattaforma americana per la creazione di video con oltre 200 milioni di utenti.
Nei giorni scorsi CB Insights ha rivelato che la raccolta di capitale di rischio da parte di Toutiao ha raggiunto la ragguardevole quota di un miliardo di dollari. Fra gli investitori ci sono soggetti di primo piano come Sequoia Capital China e CCB International. Toutiao rappresenta un’eccezione nell’ambito dei digital media, settore stagnante dal meno un paio d’anni dal punto di vista degli investimenti. Si veda il grafico qui sotto, eloquente in tal senso:
Né mancano i casi, più o meno clamorosi, di realtà che hanno dovuto arrendersi. Pensiamo a Mode Media, per esempio, che ha chiuso i battenti pur avendo raccolto fino al 2016 oltre 200 milioni di dollari di capitale. Analoga la storia di Prismatic, altra start-up californiana partita baldanzosamente con l’obiettivo di fare concorrenza a Filpboard. In effetti per confrontarci con colossi come Facebook e Google ci vuole tanto coraggio. Ma a Toutiao il coraggio, oltre alle idee e ai capitali, sembra no mancare.